
Rainbow Six Siege cooperare è bello
Mi sono avvicinato a Rainbow Six Siege curioso, piuttosto convinto dalla recente beta e da amante dei vecchi Vegas. Sono uscito dalla prova di diverse ore piuttosto entusiasta, nonostante sappia bene che, probabilmente, non saranno in tanti ad apprezzare pienamente il gioco.
Le alte barriere di ingresso, l’estremo tatticismo e la complessità, infatti, potrebbero non piacere ad un pubblico sempre più rivolto verso sparatutto spettacolari, frenetici e veloci.
Ma il gioco di Ubisoft ha comunque diverse carte da giocare.

Le barriere all’ingresso? Le sfondiamo con un martello
Parlavamo di forti barriere all’ingresso. È quasi impossibile, infatti, prevedere di “giocare solo 5 minuti” a R6S. Se lo farete, sappiate che con molta probabilità rovinerete il gioco di un’intera squadra.
Il prodotto di Ubisoft, infatti, è uno shooter tattico cooperativo che richiede buona dose di concentrazione e attenzione per essere goduto al meglio. Sarete uno dei cinque membri di una squadra anti-terrorismo impegnati in missioni nelle quali vi sarà chiesto di eliminare gli avversari o disinnescare delle bombe. Sarete parte di un meccanismo perfetto, ognuno con il proprio ruolo e le proprie abilità.
Andate in prima linea con un personaggio senza protezioni e sarete morti dopo venti secondi. Prendete con voi delle cariche da piazzare ai muri senza sapere dove metterle e sarete utili come un due di picche mentre state giocando a Street Fighter II Super HD Colorful Mega Edition.
In R6S tutti hanno un ruolo, ogni ruolo ha dei punti di forze a dei punti di debolezza. Non sfruttateli e sarete utili come un pedone mentre state giocando a Stre… avete capito, no?
Quindi il modo giusto per approcciare il gioco è in silenzio, cuffie direzionali nelle orecchie, concentrati e in comunicazione vocale, possibilmente con altri 4 amici. In tanti possono avere questo setup? Non credo, ma chi potrà avere questa configurazione avrà un’esperienza di gioco eccellente.

Ahhhh l’audio!
Non sono un feticista dell’audio, spesso gioco senza sentire i dialoghi o le musiche (già, tra bimba che dorme, telefoni da rispondere, avvisi da ascoltare non è che ho sempre la possibilità di sfruttare il 5.1 del salotto, anzi, lui ha sopra un bel po’ di polvere…), ma Rainbox Six Siege va ascoltato. Non per la qualità del lavoro, o gli arrangiamenti strappalacrime creati per l’occasione, ma perchè senza audio vi perderete molte delle informazioni più importanti del gioco.
“Ah, anche in Call of Duty si sentono i passi degli avversari!” Le parole di Brocchieri mi risuonano nelle orecchie, ma se in CoD i passi sono uno degli elementi all’interno del “minestrone” fatto di esplosioni, spari, musichette e bestemmie, in R6S spesso non sentirete nulla e attenderete il rumore lontano dei passi nemici, o di qualche vetro infranto per far partire l’adrenalina e pensare, “ok, ci siamo”. Nel peggiore dei casi direte invece: “ok, sono fottuto”, ma le emozioni sono più o meno le stesse.
Quindi cuffie nelle orecchie e silenzio intorno a voi.

Un colpo e via.
Quanti proiettili pensate di poter resistere in R6S? Spesso solo uno e per questo la tensione sarà a mille. Basta una cavolata, come essere sulla linea di tiro amica o una granata ben lanciata per far fuori tutta una squadra.
La strategia è fondamentale, non solo per capire cosa fare, ma anche come farla. Mai stare vicini, mai esporsi, mai fare i Rambo. Vi avevamo detto che non era per tutti, no?
Il riferimento è quello di Counterstrike e dunque la creazione di una community solida che continui a supportare il gioco post lancio è fondamentale per il successo di R6S.
Ubisoft ha programmato aggiornamenti regolari per i prossimi mesi. Sarà il pubblico console sufficientemente ricettivo per questo genere di gameplay?

Su PC ok, ma su console?
Sui PC da me utilizzato, R6S non ha mostrato problemi. Sempre incollato a 60 fps e con dettagli fissi ad ulta. Non uno spettacolo per gli occhi, per via di ambienti un po’ spogli e squadrati, ma tra esplosioni, fisica e distruzione il gioco non sfigura.
Ma erano dei bei PC. Su console già dovremo veder dimezzare il frame rate per Terror Hunt, la modalità cooperativa a 5 giocatori contro l’I.A., poi la risoluzione sarà inferiore e anche il livello di dettaglio. L’importante sarà comunque un codice di rete solido e veloce e una fluidità costante. Ce la faranno?
Manca poco prima di saperlo dire, dato che Rainbow Six Siege arriverà su PC, Xbox One e PS4 il primo di dicembre.
Luca Forte attende R6S con abbastanza desiderio, ma ha passato decine di ore online su Rainbow Six Vegas su Xbox 360, quindi non è probabilmente molto attendibile… Ditegli su Twitter di giocare shooter seri!